Dopo anni di numerose incertezze al riguardo, salutiamo con favore il principio di diritto stabilito dalla Suprema Corte nella sentenza n. 8114 del 2011, in base al quale le spese legali sostenute dal cittadino per aver presentato un ricorso per l’annullamento di una multa, devono essere poste a carico della Pubblica Amministrazione che abbia visto annullare la multa illegittima.
In realtà è doveroso premettere che un principio -per così dire immanente- del nostro sistema processuale è quello in base al quale chi perde la causa paga anche le spese processuali sostenute dalla controparte che ne risulta vittoriosa.
Tale regola elementare, tuttavia, ha sofferto negli anni numerose e gravi eccezioni allorquando a perdere era propria la Pubblica Amministrazione (molto spesso il Comune che contestava fantomatiche violazioni al codice della strada). Infatti in questo caso i Giudici, qualora ritenevano fondate le doglianze lamentate dagli utenti della strada, erano soliti accogliere il ricorso ma compensare le spese legali.
Inutile dire che così facendo molti automobilisti, pur di non accollarsi in via definitiva il costo di un giudizio che poteva costar loro molto caro (a volte più della stessa multa che andavano ad impugnare), ed ottenere dunque una deludente vittoria di Pirro, decidevano con rammarico di pagare e di non presentare ricorso avverso la multa ingiusta.
Inoltre l’anno scorso, a rincarare la dose, si è messo pure il legislatore nel prevedere che i ricorsi avverso le sanzioni amministrative devono essere assoggettati al pagamento del contributo unificato (per i non addetti è la tassa che si paga quando si agisce in giudizio), scoraggiando di fatto ulteriore iniziative giudiziarie.
Ricorso per l’annullamento della multa: chi paga ora le spese processuali?
In base a quanto sentenziato dalla decisione passata in rassegna, non è fuori luogo affermare che le spese legali per l’impugnazione della sanzione amministrativa annullata resteranno ora definitivamente a carico della Pubblica Amministrazione soccombente in giudizio.
La sentenza si segnala in ultima analisi perché non solo è rispettosa del dettato della Legge, ma è soprattutto rispettosa del diritto del cittadino ad ottenere pienamente Giustizia.
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